La rakeback è senza ombra di dubbio il miglior bonus che esista per un giocatore di poker. Emerge con la luce dei riflettori puntata su di sé nella giungla di altri bonus contorti, difficili da comprendere, e che hanno sempre un tetto massimo di soldi, tempo, o qualunque altro limite. 

Per esempio, i bonus che possono avvicinarsi di più a una rakeback sono i famosi “Primo deposito” che si pubblicizzano con grandi cifre per ingolosire i giocatori. Ma leggendo termini e condizioni e armandoti di calcolatrice, ti accorgerai di come alla fine si rivelano essere una rakeback al 30%, valida solo per i primi €500 e solo se vengono giocati entro due mesi dalla registrazione. 

Ma allora non è meglio una rakeback flat al 45%, magari attribuita ogni settimana? Ovviamente sì, e se non ti basta per crederci possiamo fornirti degli esempi che lo dimostrano, partendo da uno dei giocatori italiani più conosciuti di tutti i tempi. 

L’esempio di Dario Minieri

Dario Minieri, il ragazzo prodigio del boom del poker italiano, il giovane sempre avvolto in una sciarpa giallo-rossa che con un gioco iper-aggressivo ha fatto scalpore nel mondo e ottenuto risultati che ancora oggi ci fanno sognare (tra tutti un braccialetto WSOP, tre podi Main Event EPT e una picca nell’High Roller EPT).

Ai tempi D.Minieri faceva parte dell’iconico team pro di PokerStars, e da Supernova Elite godeva di un vantaggio – che ormai non esiste più – pazzesco: una rakeback che poteva arrivare anche fino al 70%, tra FPP, Milestone e tutto il resto. 

Per capire quanto sia follemente alto il valore della rakeback, preparatevi a vedere un grafico che vi lascerà stupefatti… in negativo: i tornei giocati da Dario Minieri su PokerStars:

Grafico di D.Minieri su Sharkscope, 2009-2015

Chiunque si aspettava che il grafico di una delle principali leggende del poker italiano fosse impennato in direzione contraria, invece sembra che Dario in circa 40.000 partite perdesse la bellezza di 195.000 euro! 

Diciamo “sembra” proprio a causa della rakeback, che da sola è riuscita a trasformare in vincente un grafico così a picco. 

Se vediamo, infatti, quanto sarebbero le vincite al netto della rake, Minieri avrebbe chiuso con il grafico precisamente al contrario: +295.000 euro. Questo significa che Dario in questi sei anni di tornei e sit & go ha versato 490.000 euro di rake nelle casse di PokerStars. 

Ora, per gioco e per semplicità, supponiamo che in tutto questo periodo Dario abbia giocato con una rakeback del 58,5%, il massimo disponibile per il poker in modalità torneo con il Vip System di PokerStars. 

Bisognerebbe aggiungere €286.650 ai risultati di quel grafico, trasformando come per magia un -€195.000 in un +€91.650! 

La linea verde non rappresenta la realtà, ma termina circa a €91.000

A questo poi si dovrebbe aggiungere i risultati di Dario al cash game (di cui non abbiamo traccia), con una rakeback che poteva arrivare al 71% o più. 

Ecco come un giocatore “perdente” si rivela ampiamente profittevole.

L’esempio di Aleandro “Pezzodimela” Ciccone

Cambiamo focus, e passiamo da un grafico di tornei perdente a un grafico cash game già vincente, per vedere quanto la rakeback possa impattare sulle vincite ai tavoli. 

Grazie all’aiuto dell’amico Aleandro Ciccone, alias “Pezzodimela” possiamo vedere un grafico migliorare ancora di più e un winrate crescere di circa il 50%! 

Questo è il grafico multi-livello e multi-room, quindi non è semplice identificare la percentuale di rakeback di Ciccone, ma possiamo notare all’istante la differenza! 

Per chi non ha familiarità con i software di tracking, i grafici arancione e verde sono rispettivamente relativi alle vincite equity adjusted (“meritocratiche” negli all in con showdown) e quelli delle vincite reali, mentre la linea gialla – sì, avete indovinato – è quella delle vincite più rakeback. 

Aleandro è un giocatore capace di vincere oltre €60.000 su 600.000 mani giocate su vari livelli di cui poi entreremo nel dettaglio, e grazie alla rakeback ha trasformato questi guadagni in più di €100.000! 

Il suo ottimo winrate da 7,23 bb/100 è arrivato addirittura a sfiorare i 12 bb/100 solo grazie a una buona ricerca del miglior deal di rakeback, ecco le prove:

Queste mani si dividono circa in:

• 100.000 mani NL50 Zoom
• 200.000 mani NL100
• 100.000 mani NL100 Zoom
• 200.000 mani NL200
• 20.000 mani NL500
• Qualche shot NL1.000

E sono state giocate tra 888poker, iPoker, People’s Poker, PokerStars (principalmente con challenge, ovvero quando si ha disponibilità di rakeback anche su questa room) e qualcosa su piattaforme dot-com nei periodi in cui ha vissuto all’estero. 

Sembrerebbe che i vantaggi siano palesi, ma c’è ancora qualche considerazione aggiuntiva da fare:

Level up accelerati

Rispettando i paletti decisi per la gestione del bankroll, Aleandro grazie alla rakeback ha potuto effetuare i level up in anticipo rispetto al piano di marcia previsto. 

In poche parole, ha vinto molto più dei 38.000 euro di differenza tra vincite nette e vincite con rakeback. Riflettiamoci un attimo guardando il suo grafico. 

Immaginiamo – solo per praticità – che abbia effettuato un level up ogni 30.000 euro vinti, cosa che evidentemente non corrisponde a verità ma è comunque valida per trasmettere il concetto. 

Per fare il primo level up, senza rakeback avrebbe dovuto giocare circa 350.000 mani, e poi altre 150.000 per salire di nuovo di un livello. 

Con le vincite generate tra tavoli e rakeback, il primo level up è arrivato appena a 200.000 mani, ed è riuscito a fare il secondo salto a 350.000, praticamente guadagnando un livello in più solo per la rakeback, e poi a circa 480.000 mani un terzo level up quando, senza rakeback, sarebbe ancora due livelli indietro. 

Tutto questo senza contare che, senza aver fatto quei level up grazie alle vincite con la rakeback, la sua linea verde sarebbe presumibilmente più bassa (perché questa mostra le vincite a livelli più alti, quelli “reali”) e avrebbe rallentato ulteriormente la sua scalata. 

Buttiamola sulla matematica per spiegarci ancora meglio: a 7bb/100 al NL100, vince €7 ogni 100 mani, mentre con la rakeback ne vince €12. 

• Per arrivare a €30.000 (giocando NL100) dovrebbe giocare 430.000 mani senza rakeback, 250.000 con la rakeback
• Per arrivare a €60.000 (giocando NL200) dovrebbe giocare 215.000 mani senza rakeback, 125.000 con la rakeback
• Per arrivare a €90.000 (giocando NL500) dovrebbe giocare 85.000 mani senza rakeback, 50.000 con la rakeback

Lasciamo perdere che non è così che si dovrebbe gestire il bankroll, notiamo solo questo: per arrivare da NL100 a battere il NL500, senza rakeback avrebbe bisogno di 730.000 mani, mentre con la rakeback sarebbero bastate 425.000.

Ancora qualche dubbio sulla forza di una buona rakeback nel poker online?